Forse tutti non sanno che...uno tra i sogni più ricorrenti tra la dirigenza juvina del nuovo corso è quello di poter contare un giorno su un roster composto interamente da giocatori e tecnici cremonesi per nascita e residenza. La curiosità, legata ad un'eventualità sulla carta non difficile da realizzare, è che una situazione simile, di totale "cremonesità" in campo ed in panca, venne raggiunta e mai più eguagliata, nella sola stagione 1968/69, quando la JuVi si trovò a disputare un Campionato di Serie C, poi concluso all'ottavo posto nella classifica del proprio girone. Facevano parte di quella squadra totalmente cremonese: Massimo Mandelli, Umberto Bozzetti, Paolo Bodini (in seguito diverrà Primario presso l'ospedale cittadino e sindaco di Cremona), Augusto Galli (mancato recentemente, famoso per il suo gancio, diverrà poi un politico molto attivo e noto territorialmente), Silvano Grandini, Giancarlo Grossi, Enrico Radi (fratello di Mario, fondatore della JuVi), Paolo Ferrari, Giovanni Catterini (intraprenderà poi l'attività di allenatore professionista nel basket femminile, cogliendo grandi successi nel campionato svizzero e arrivando anche ad allenare la Nazionale Femminile Elvetica), Pierluigi Santini, Tino Gorla e Maurizio Baldini. In panchina un giovanissimo ed altrettanto cremonese, Guido “Nick” Cabrini, poi allenatore anche dello “sportivamente odiato” Corona, nel campionato di Serie A2.

Da “JuVi Magazine #6”